Come far valere la CSR: Collegare le iniziative aziendali ai bisogni della comunità

Da die Berater

Negli ultimi anni la Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) ha guadagnato un’ampia attenzione, con aziende di tutte le dimensioni che si sono impegnate in pratiche socialmente responsabili. Questo cambiamento riflette la crescente consapevolezza che le imprese non sono solo motori di produzione di beni e servizi, ma hanno un profondo impatto sulla società. L’ascesa dei quadri di riferimento ambientali, sociali e di governance (ESG) evidenzia questa responsabilità, invitando le aziende a dare priorità alla sostenibilità e alla governance etica accanto agli obiettivi finanziari.

Tuttavia, sebbene gli impegni in materia di CSR siano in aumento, molte iniziative mancano di coordinamento e non riescono a collegarsi in modo significativo allo scopo principale dell’azienda, ai valori degli stakeholder e alle esigenze specifiche delle comunità in cui operano (Rangan et al., 2015). Quando le attività di CSR non tengono conto delle esigenze delle comunità locali, rischiano di diventare atti isolati senza un impatto duraturo. Una CSR ben attuata può avere effetti positivi significativi sullo sviluppo della comunità, ma senza che questi sforzi siano fondati sulle esigenze locali, non riescono a sfruttare appieno il loro potenziale di creazione di “valore condiviso” a beneficio sia dell’azienda che della comunità.

Molte aziende continuano a trascurare il potenziale impatto positivo che le misure di RSI possono avere sulle comunità locali (Masum et al., 2020). Questo legame con la comunità è particolarmente rilevante per le piccole e medie imprese (PMI), dove il successo dell’azienda è spesso intrecciato con il benessere delle comunità in cui opera. Comprendendo e rispondendo alle priorità locali, le PMI possono non solo rafforzare l’impatto delle loro iniziative di CSR, ma anche accrescere la loro reputazione, creare fiducia e migliorare il sostegno locale. Un’azienda che contribuisce in modo significativo alla propria comunità è probabile che veda aumentare la fedeltà al marchio, il coinvolgimento dei dipendenti e persino la sostenibilità operativa.

In pratica, però, le PMI sottoutilizzano questa opportunità. Una recente indagine sulle PMI europee (Dell’Atti & Bonacossa, 2024) ha rivelato che molte di esse si impegnano nella CSR solo in modo superficiale, mantenendo spesso relazioni brevi o transazionali con gli stakeholder della comunità. Le aziende spesso non hanno una comprensione completa delle esigenze della comunità e una comunicazione insufficiente con quest’ultima può far sì che le iniziative di CSR non vengano prese in considerazione. Inoltre, la carenza di competenze interne nella valutazione dell’impatto sociale e nel coinvolgimento della comunità può limitare l’efficacia di questi sforzi.

Un approccio promettente per colmare questo divario è la creazione di ruoli dedicati, come il Social Impact Manager, incaricato di allineare gli obiettivi aziendali alle esigenze locali. Concentrandosi sull’impegno sostenibile della comunità, questo ruolo garantisce che le iniziative di CSR siano pertinenti, d’impatto e integrate con gli obiettivi aziendali più ampi. Grazie a questo impegno mirato, le aziende possono trasformare la CSR da una serie di sforzi scollegati tra loro in una strategia coesa che contribuisce in modo significativo allo sviluppo della comunità.

Riferimenti:

  • Dell’Atti, Antonio; Bonacossa, Roberta (2024), “CSR e sviluppo comunitario: Un’analisi completa “. https://simproject.eu/engage consultato il 04/11/2024.
  • Masum, Ahmad; Hanan, Hajah; Awang, Haji; Aziz, Abdul (2020),” La responsabilità sociale delle imprese e il suo effetto sullo sviluppo della comunità: Una panoramica”. IOSR Journal of Business and Management (IOSR-JBM), 22(1), pp. 35-40.
  • Rangan, V. Kasturi; Chase, Lisa; Karim, Sohel (2015), “La verità sulla CSR”. Harvard Business Review, gennaio-febbraio 2015. https://hbr.org/2015/01/the-truth- about-csr Accessed on 04/11/2024.

Pubblicato per la prima volta in New Ideas New Goals, rivista n. 6 | 2024: 6a edizione – IgnitorHub

Profilo di DIE BERATER

La competenza principale di “die Berater” Unternehmensberatungs GmbH (www.dieberater.com) è l’educazione e la formazione degli adulti. dieBerater® offre una consulenza olistica a dipendenti e manager ed è specializzata nello sviluppo di competenze trasversali, in corsi di lingua e seminari IT, oltre che in programmi professionali. Il suo portfolio si rivolge a privati, aziende di ogni dimensione e settore, nonché al settore pubblico, ad esempio l’Ufficio di collocamento austriaco (AMS), i ministeri, la Commissione Europea e altri attori del sistema educativo.

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